Page 38 - La cima di Tifata
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 za finalità. L'uomo non rappresenta alla nascita la materializzazione di una essenza spirituale a lui anteriore, non è nulla. È corpo e coscienza, un "vuoto d'essere" che le percezioni colmano sì, ma con una "libertà di scelta". La libertà totale, vertigi- nosa. L'eroe sceglie al di là di ogni conformismo l'atto che può esprimerlo.
"Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, è al contrario il loro essere sociale che determina la loro coscienza" aveva detto Karl Marx.
"Basta!Qui perpetriamo un "abuso di coscienza". Trattiamola "alla veneziana" con molta cipolla", dico io.
I "maitres a penser" sono tanti, li ricordo non cer- to in ordine di merito o di importanza.
Henri Bergson, non un romanziere, ma l'uomo che rende parola un pensiero, prosa un ragiona- mento profondo, discorso una speculazione dia- lettica; che, come un computer, trasforma un'astrazione nella realizz;zione visibile di una pagina stampata.
Raymond Aron. La filosofia della storia, la critica dell'ideologia.
Charles De Gaulle. Sono di quegli anni: "Au fil de l'epée" e "l'Armée de metier".
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