Page 32 - La cima di Tifata
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 un cumulo nembo con un C 45 durante un volo di trasferimento. Alvise era stato uno scalatore straordinario, un fuori classe. Oggi tutti tornano con filmati, scrivono libri, tengono conferenze, si fanno sponsorizzare, lui scalavapareti impossibili, in prime assolute, per la gioia dell'impresa.
Per "l'atmosfera del tempo" debbo ricordare il "militar soldato d'epoca". Allora la "naia" era un periodo da passare non in tragedia, ma, sacramen- tando, in allegria. Non era una "pena", non creava un avvenire, era un episodio di vita non "un' espe- rienza traumatizzante"! Allora si cantava molto: canta che ti passa... puede ser!" "Addio mia bella addio" era anche allora un arcaismo risorgimenta- le. Gli autori dei tanti "canti della naia" sono sco- nosciuti, ma, come tutti i cantori popolari sono i più sinceri interpreti dell'animo.Nessuno avrebbe cantato quei versi (si fa per dire) se non li avesse ri- tenuti interpreti di sentimenti reali, viventi.
I coscritti scrivevano sui muri: W il... classe di fer- ro, facevano la cena dei "chiamati" e cantavano:
...e q6l bastard'd la testa pla' l'hafame abil afée'l s6lda...,
ma i "riformati" erano la vergogna del paese. Tante canzoni: come la marcia ben, la banda degli
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