Page 27 - La cima di Tifata
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FLASHBACK1936
E' finita la campagna A.O.I. (Africa Orientale Italiana) nota come la "guerrra d'Abissinia". Sono i tempi di "Faccetta nera" di Badoglio e di
Graziani. God save the King.
Il 9 maggio la grande adunata: "l'Impero ricompa- re sui colli fatali di Roma..."
Buongiorno Impero.
Fondazione di Aprilia, bonifica dell'Agro Pontino.
"I bimbi d'Italia si chiaman balilla".
Le nostre mamme e zie non osano dire di avere letto Guido Da Verona, le nostre nipoti leggeran- no serenamente "Desideria" di Moravia.
Lui, il Duce, nell'ambiente universitario torinese chiamato "Cerutti", è un precursore.
Fa scriveresui muri: "credere, obbedire, combatte- re"; "noi tireremo diritto"; "è l'aratro che..."; "Mao" morirà felice credendo di essere stato il pri- mo. Il 25 ottobre 1936in un discorso afferma: "Da questa Bologna io desidero lanciare un messaggio che deve andare oltre i monti e oltre il mare. È un messaggio di pace, pace nel lavoro e lavoro nella pace"... Papa Voytila verrà molti anni più tardi, viaggerà più di lui però.
Allora sulla "sedia gestatoria" siede Achille Ratti di Desio, Papa Pio XI, il Papa dei "Patti Lateranensi".
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